Michele Gazich racconta La via del sale, ore 18:30
In dialogo con Marco Fazzini
MICHELE GAZICH ha pubblicato LA VIA DEL SALE, un album di canzoni sull’Europa di oggi, fatta di biblioteche sommerse, città distrutte, migrazioni e maestose rovine.
“Un tempo – spiega Gazich – il sale era prezioso come l’oro e preziose erano anche le vie attraverso le quali veniva trasportato in tutto il mondo conosciuto: queste vie oggi hanno perso il loro senso originario e i luoghi che esse percorrevano sono abbandonati, quasi dimenticati. Un giorno anche gli oleodotti saranno dimenticati. Sopravvivono ancora, tuttavia, musicisti e strumenti tradizionali legati ai tempi che furono, quando la via era importante. Ho recuperato questi strumenti arcaici e li ho accostati al mio violino, alla mia voce e ad altri voci e strumenti decisamente contemporanei, perché non volevo realizzare un’operazione nostalgica e revivalistica o un calligrafico esercizio di stile che non turbasse le coscienze. La vita è troppo breve per giocare. Ho perciò strappato questi strumenti alle loro terre e ho contestualizzato il loro rimpianto, il loro grido e il loro lamento in musiche e parole che ho composto oggi - qui ed ora - per raccontare l’Europa di oggi, fatta di resti industriali, maestose rovine del terziario, biblioteche sommerse dalle acque, città distrutte, migrazioni e barricate: le nostre contemporanee Vie del sale.”
Michele Gazich è musicista, produttore artistico, autore, compositore, scrittore di canzoni. Attraverso le sue canzoni, Gazich è portatore di una visione totale della musica, insieme arcaica e contemporanea: come la sua voce, come il suo violino, strumento della più alta speculazione intellettuale, e al contempo fieramente popolare.
Michele Gazich opera professionalmente nel mondo della musica dall’inizio degli anni novanta, attraverso significativi e ripetuti tour in italia, Europa e USA. Numerosissime le collaborazioni: cantautori italiani e singer-songwriters statunitensi (tra cui Michelle Shocked aMary Gauthier, da Eric Andersen a Mark Olson); orchestre; spettacoli teatrali; performances di poeti; colonne sonore cinematografiche; università e conservatori italiani ed esteri. Michele Gazich, ad oggi, ha collaborato a più di cinquanta album, e otto a suo nome. Artista sempre in viaggio, ogni anno più di cento concerti lo conducono in luoghi sempre diversi e sempre nuovi. Una dimensione di nomadismo artistico e di ricerca costante, che è diventata esistenziale. Michele Gazich, sempre con il suo violino: incarnazione contemporanea dell’ebreo errante.
Ingresso libero
Vi aspettiamo in Contrà San Paolo 23 - 36100 Vicenza