Incontro/lettura con il poeta Francesco Tomada, ore 18.30 - Conduce l’incontro Stefano Guglielmin.
Francesco Tomada è nato nel 1966 e vive a Gorizia, dove insegna Biologia e Chimica nelle scuole superiori. I suoi testi sono apparsi su numerose riviste, antologie, plaquettes e siti web in Italia, Slovenia, Canada, Francia, Slovacchia, Lituania, Austria, Messico, Spagna, Svizzera, Belgio.
La sua prima raccolta, “L’infanzia vista da qui” (Sottomondo), è stata edita nel dicembre 2005 e ristampata nel marzo 2006. Nel 2007 ha vinto Premio Nazionale “Beppe Manfredi” per la migliore opera prima. La sua seconda raccolta, “A ogni cosa il suo nome” (Le Voci della Luna), è stata pubblicata nel dicembre 2008 e ha ricevuto riconoscimenti in diversi concorsi (Premio Città di Salò, Premio Litorale, Premio Baghetta, Premio Osti, Premio Gozzano, Premio Percoto). Recentemente ha curato un’antologia sulla produzione letteraria della Provincia di Gorizia dal 1861 a oggi. Ha da poco pubblicato “Un’autoantologia. Poesie 1995-2014” (Dot.com Press, Milano 2016).
Come scrive Stefano Guglielmin: “Due nuclei compongono l’universo poetico del goriziano Francesco Tomada (1966): la famiglia e il luogo natio, entrambi terre madri dove piantare radice. È nel desiderio di ricomposizione di quei nuclei, franti per necessità storica e biografica, che si gioca la sua parola poetica, nucleo terzo e finalmente centrato sull’ordine comunicativo, sulla disambiguazione sintattica, tale da farlo sentire a casa, al centro del mondo, nel senso antropologico di luogo in cui avviene l’epifania del sacro e, dunque, del senso. Tutto questo nella consapevolezza che ‘la vita è una somma algebrica di piccole salvezze’: non c’è, infatti, rivoluzione né redenzione collettiva, bensì un camminare insieme, riconoscendoci mortali, creature sempre in bilico fra il sacrificio di sé e l’atto egoistico, tra la fortuna e la scelta.”
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