11.05.2019 – Febbraro|Cantone

Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari - 0re 18.00

Paolo Febbraro e Alberto Cantone
→ Presentazione di Marco Fazzini

 

Paolo Febbraro è nato nel 1965 a Roma. Ha esordito con la silloge Disse la voce, nel volume Poesia contemporanea. Quarto quaderno italiano (Guerini e Associati, 1993). Quindi, Il secondo fine (Marcos y Marcos, 1999); Il Diario di Kaspar Hauser (L’Obliquo, 2003, anche in versione spagnola, 2015, ed edizione americana, 2017); Il bene materiale. Poesie 1992-2007 (Scheiwiller, 2008); Deposizione (Lietocolle, 2010); Fuori per l’inverno (Nottetempo, 2014, anche in versione in arabo); Elenco di cose reali (Premio Ciampi- Valigie rosse, 2018). Ha pubblicato il libro di prose I grandi fatti (Pendragon, 2016). Come critico, ha curato la raccolta I poeti italiani della “Voce” (Marcos y Marcos, 1998) e l’ampia antologia La critica militante (Istituto Poligrafico dello Stato, 2001). Poi, i volumi La tradizione di Palazzeschi (Gaffi, 2007); Saba, Umberto (Gaffi, 2008); L’idiota. Una storia letteraria (Le Lettere, 2011); Primo Levi e i totem della poesia (Zona Franca, 2013); Leggere Seamus Heaney (Fazi, 2015). Presso Elliot, le antologie commentate: Poesia d’oggi. Un’antologia italiana (2016); Ricezioni. Poesia straniera in Italia (2017); L’altro Novecento. Poeti italiani (2018); e Le grandi traduzioni. Versioni poetiche (2019). A lungo redattore dell’Annuario di poesia (fondato e diretto da Giorgio Manacorda), ne ha curato i volumi da Poesia 2006 all’ultimo, Poesia 2012. È redattore, dal 2018, della rivista “L’età del ferro”. Dopo aver collaborato al “Manifesto”, scrive ora sulle pagine culturali del “Sole 24 ore”.

Alberto Cantone scrive canzoni da oltre trent’anni: oltre ad avere pubblicato tre dischi originali (Angeli e ribelli nel 2005, C’era un sogno per cappello nel 2008 e Il Viandante nel 2014), compare in innumerevoli collaborazioni come autore o interprete a dischi altrui e in molte compilation “a tema” di rilievo locale o nazionale. È stato, oltre che cantautore, conduttore radiofonico, direttore artistico di eventi e locali di musica dal vivo, produttore di giovani talenti, presentatore e operatore culturale in città e in provincia di Treviso. Da autore, ha scritto il brano premiato al “Premio Piero Ciampi” del 2004, inciso dal gruppo polesano dei “Marmaja”. Nel marzo del 2016 è stato ospite al Telegiornale del mattino della rete televisiva nazionale RAI3. Ha concluso la rassegna di spettacoli dell’Estate Trevigiana 2015 e 2016 con altrettanti concerti in Piazza dei Signori, la piazza centrale di Treviso. Nel maggio 2017 è stato invitato come ospite nell’ambito del Festival filosofico- letterario della Città di Treviso “Pensare il presente”. In Austria è stato ospite per due volte del Festival del Cinema “der Neue Heimatfilm” a Freistadt e ha suonato nel 2014 al Cinema- Teatro di Freistadt e all’Università di Linz. A seguito di queste apparizioni in Austria, il suo disco “C’era un sogno per cappello” è stato anche presentato dalla rete radiofonica nazionale austriaca ORF1. Il suo ultimo lavoro si intitola Breve danzò il Novecento (“Il Secolo breve”), basato su racconti e storie “laterali” del secolo appena trascorso.

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