18.05.2019 – Intili|Soler

Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari - 0re 18.00

Ana María Intili (Perù)
Rafael Soler
(Spagna)
→ Voci recitanti: Michele Silvestrin e Marica Rampazzo
→ Musiche: Angelo Giordano (chitarra)

 

Ana María Intili è nata a San Miguel di Tucumán, Argentina, nel 1950. Vive a Lima, Perù, dal 1975. È medico, con specializzazione in neurologia e psicoterapia. Ha conseguito un Master in Letteratura peruviana e latinoamericana presso la Universidad Mayor de San Marcos di Lima. Dal 2006 le sue poesie sono incluse nel Programma di Studio della Letteratura di Genere come letture obbligatorie presso l’Università di Guadalajara (Messico). È stata finalista del Premio Copé de Poesía (Lima, 2015) con il libro Flores para el oído, e del Premio Jorge Luis Borges (Buenos Aires, 2008). È stata vincitrice del Gran Premio Nacional de Poesía Ediciones Embalaje (XXXII Encuentro de Poetas Colombianas, Museo Rayo Colombia, 2016) con il libro Al borde de la noche. Il suo poemario Niña de San Miguel è stato sponsorizzato dalla Academia Iberoamericana de Poesía. Ha pubblicato: El hombre roto (Microficción) (2012 e 2015); Pesadilla de amor (2014); El hombre que no paraba de reír y otros microrrelatos (2015); El amor encendió la pradera (2016), libri apparsi presso la casa editrice El Gato Descalzo, una casa editrice indipendente fondata nel 2012 a Lima, Perù, per facilitare l’accesso ai libri e promuovere l’abitudine alla lettura. In poesia ha pubblicato: Niña de San Miguel (2005 e 2006); Retorno y otros poemas (El Gato Descalzo, 2013); Al borde de la noche (El Gato Descalzo, 2017); Puerto Poesía / Porto Poesia (El Gato Descalzo, 2017). In prosa ha scritto: Déjame que te cuente, Pinocho / Pinocchio, fatti raccontare. In italiano: L’uomo rotto. (Minifinzione) (El Gato Descalzo, 2017).

Rafael Soler (Valencia, 1947) è una sorprendente combinazione di scrittore poeta, romanziere, ingegnere, sociologo e professore universitario. Professore titolare all’Universidad Politécnica di Madrid, ha trascorso gran parte della sua vita nella letteratura, anche osservando lunghi periodi di silenzio. Protagonista nell’esplosione culturale e letteraria della Spagna degli anni Ottanta, la sua opera fu accolta come una delle più interessanti della nuova letteratura spagnola con El grito (1979), e il libro di poesia Los sitios interiores (1980, finalista al Premio Nacional Juan Ramón Jiménez). È autore d’una feconda opera narrativa, che comprende: Cuentos de ahora mismo (1980); El corazón del lobo (1981); El mirador (1981); El sueño de Torba (1983); Barranco (1985). Dopo aver smesso di pubblicare per più di vent’anni, è ritornato con i libri di poesia Maneras de volver (2009), Las cartas que debía (2011), Ácido almíbar (2014, Premio de la Crítica Literaria Valenciana del 2015), e No eres nadie hasta que te disparan (2016). È anche autore di due antologie: La vida en un puño (2012) e Pie de página (2012). La sua opera è tradotta e pubblicata in inglese, francese, italiano, rumeno, ungherese, e giapponese. Partecipa abitualmente a incontri di poesia e festival internazionali in Europa, America e Asia. In italiano è disponibile: Piè di pagina (Institució Alfons el Magnànim, 2013) e Non sei nessuno fino a che ti sparano (Raffaelli Editore, 2018), entrambe tradotte da Emilio Coco.

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