26.05.2019-Maximino|Greig|Blandiana|Travi

Torrione di Porta Castello, ore 19.00

Jorge Maximino (Portogallo)
Andrew Greig
(Scozia)
Ana Blandiana
(Romania)
Ida Travi
(Italia)
→ Musiche: Duo Rassu Santin
Evento in collaborazione con ‘Festival Biblico’ e ‘Fondazione Coppola’

Jorge Augusto Maximino è scrittore, professore universitario e ricercatore. Ha conseguito il dottorato in Studi Portoghesi presso l’Université de Paris IV-Sorbonne, presso la quale è stato anche borsista della Fondazione F.C.T., e dove ha concluso la sua tesi intitolata “Filosofia e Modernità nell’opera poetica di António Ramos Rosa”. Ricercatore interno del Centro di Ricerca CLEPUL-Università di Lisbona, ha ora orientato i suoi studi verso le problematiche del tempo del discorso poetico. Ha ideato importanti progetti internazionali, tra cui: Portogallo e l’Europa (Parigi, 1994), in collaborazione con il Centro G. Pompidou e ARIMAGE; il Festival dell’Immaginario (1996-1999), con il Ministero della Cultura e la Fondazione Calouste Gulbenkian; la Biennale Internazionale di Douro; la Mostra di Arte Contemporanea di Côa. È fondatore e direttore del Festival di Poesia di Vila Nova di Foz Côa e della rivista Lusografias, della quale è stato editore. È autore di un libro di racconti e tre libri di poesia (Língua, barco afectivo). Altre pubblicazioni sono uscite in Brasile, a São Paulo (25 de Abril ou a morte inédita). Tra le sue antologie: Tempo Migratório (Porto, Limiar, 1985); 18 + 1 Poètes de Langue Portugaise, con Nuno Júdice e Pierre Rivas (Paris, ed. Camões-Chandeigne, 2000); Imaginários de Ruptura – Poéticas Visuais, antologia internazionale edita in collaborazione con Fernando Aguiar (Lisbona, I. Piaget, 2002). Le sue raccolte di saggi sono: Philosophie et modernité dans l’oeuvre poétique d’António Ramos Rosa (Paris, Harmattan, 2013); Ética e Alteridade em Primeiras estórias de João Guimarães Rosa (São Paulo, Escrituras Editora, 2013). È docente di lingua e cultura portoghese presso l’Università di Padova.

Andrew Greig è uno dei maggiori poeti scozzesi della sua generazione. Nato nel 1951 e cresciuto a Anstruther, nel Fife, ha studiato Filosofia all’Università di Edimburgo. Ha pubblicato nove libri di poesia, tra cui Men on Ice (1977), Surviving Passages (1982), A Flame in Your Heart (1987, con Kathleen Jamie), The Order of the Day (Poetry Book Society Choice, 1989), Western Swing (1993), e Into You (2000). Un’ampia scelta delle sue poesie è raccolta nel volume antologico This Life, This Life: New & Selected Poems 1970-2006 (2006). Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo: As Though We Were Flying (2011), Getting Higher: the complete mountain poems (2011) e Found at Sea(2013). Conosciuto come il “poeta laureato delle scalate”, Greig ha pubblicato diverse sillogi e sequenze sulle sue avventure in montagna, sia reali sia metaforiche. Due libri sui suoi viaggi in Himalaya sono ormai divenuti dei classici, come anche Preferred Lies (2006), una meditazione sul golf, la Scozia e l’auto-guarigione, e At the Loch of the Green Corrie (2010), un libro sulla pesca, la regione del Sutherland e la sua alleanza col grande poeta scozzese Norman MacCaig, anche lui grande camminatore e pescatore in acqua dolce. Tra i suoi romanzi: That Summer (2000); The Return of John Macnab (1996); Romanno Bridge (2008); In Another Light (2004); Fair Helen (2013). Greig vive a Edimburgo e nelle Orkney con la moglie, la scrittrice Lesley Glaister.

Ana Blandiana (pseudonimo di Otilia Valeria Rusan) è autrice di sedici libri di poesie, due libri di novelle fantastiche, un romanzo e sette volumi di saggi, pubblicati in romeno, e di oltre sessanta libri tradotti in 24 lingue (in italiano: L’ora di sabbia, 1987; Un tempo gli alberi avevano occhi, 2004; Progetti per il passato e altri racconti, 2008; Il mondo sillaba per sillaba, 2012; La mia patria A4, 2015; L’orologio senza ore, 2018). Alla metà degli anni ’60, cioè all’indomani dell’ossessivo decennio staliniano, l’idea di preservare la purezza lirica ha per lei significato la necessità di riaffermare la dignità della persona umana. Fin dal suo esordio, dichiarava: “voglio toni chiari, voglio parole chiare”. Per lei, compito della poesia è andare al di là della fisicità della forma verbale: “Non sono mai corsa dietro alle parole./Tutto ciò che ho cercato/è stata la loro ombra... [...] E non hanno più ombra/le parole che hanno venduto la loro anima”. È un bisogno, poetico prima ancora che etico, di ripristinare ciò che s’era perduto: il senso. Nel corso della sua vita, ha subíto per tre volte l’interdizione a pubblicare. Membro dell’Accademia Europea di Poesia, dell’Accademia di Poesia St. Mallarmé, dell’Accademia Mondiale di Poesia (UNESCO), dell’Accademia Romena, è dal 2009 Chevalier de la Légion d’Honneur della Repubblica francese. Tra i premi romeni e internazionali si ricordano: il prestigioso Herder Preis (Austria), il premio di Poesia dell’Unione degli Scrittori (Romania), il premio internazionale Vilenica (Slovenia), il premio “Poeta Europeo della Libertà” (Polonia), l’importante Griffin Prize for Excellence in Poetry (Canada). In Italia ricordiamo il premio G. Acerbi, il premio di poesia internazionale Camaiore e quello della Città dell’Aquila.

Ida Travi. La sua poesia si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura, tematica affrontata in L’aspetto orale della poesia (Selezione Premio Viareggio, 2001) e Poetica del basso continuo (2015). Dal 2011 al 2018 avvia la saga poetico-contemporanea sui Tolki, i parlanti, in cinque libri per Moretti&Vitali: TA’ poesia dello spiraglio e della neve; Il mio nome e Inna; Katrin, saluti dalla casa di nessuno; Dora Pal, la terra; Tasàr, animale sotto la neve. Per il teatro ha scritto: Diotima e la suonatrice di flauto (Baldini Castoldi Dalai, 2004), diventato nel 2010 libretto per opera a firma del M° Andrea Battistoni. Su sue poesie e radiodrammi alcuni compositori hanno composto musiche originali; collabora inoltre con il compositore statunitense Scott Wheeler. La sua opera poetica è tradotta in inglese, greco, spagnolo, tedesco, russo. Interviste, letture, conversazioni sono state trasmesse da Rai RadioTre e da altre emittenti. Curiosità vintage: negli anni ’80, per la regia di Studio Metamorphosi, e in collaborazione con Michelangelo Coviello, partecipa alla Mostra del Cinema di Venezia e Berlino con il soggetto cinematografico Aggiornato definitivo. Negli stessi anni cura, per la prima edizione italiana di “Rolling Stones Magazine”, la rubrica Angolazioni, tra letteratura e musica, con note su Patty Smith, Demetrio Stratos, Andrè Breton, Dylan Thomas, Franz Kafka. Tra i Premi: Premio Pontedilegno, Premio Tassoni, Premio Anna Osti, Selezione Premio Viareggio, Premio Bologna in Lettere. Nel 2015 è Premio Laurentum, con cerimonia in Quirinale; riceve nello stesso anno il Premio alla Carriera della Città di Lugano.

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