GALLERIE DI PALAZZO LEONI MONTANARI - ore 18.30
CLIVE WILMER (Inghilterra) e NASOS VAGHENÀS (Grecia)
In collaborazione con Dip. Studi Linguistici e Culturali Comparati e
Dip. Studi Umanistici (Ca’ Foscari) – A cura di Emma Sdegno e Caterina Carpinato
Musiche: Nicola Fazzini (sax solo)
Clive Wilmer è nato a Harrogate nel 1945, ed è cresciuto a Londra. Educato al King’s College di Cambridge, ha cominciato la sua carriera d’insegnante in quella stessa università. È membro del Sidney Sussex College e del Fitzwilliam College, e membro onorario dell’Anglia Ruskin University. Ha pubblicato sei sillogi di poesia per l’editore Carcanet, e il volume The Falls (2000) per Worple Press. Grande esperto di John Ruskin, ha curato varie edizioni delle opere del critico inglese, di William Morris e di Dante Gabriel Rossetti. Dal 2009 è Master della Guild of St George, Confraternita fondata dallo stesso Ruskin nel 1871. Ha curato anche edizioni di poeti contemporanei, come Thom Gunn e Donald Davie. Con György Gömöri ha tradotto dall’ungherese, in particolare la poesia di Miklós Radnóti e György Petri. Ha condotto, per la BBC, i programmi sulla poesia “Poet of the Month”, raccogliendo poi le interviste nel volume Poets Talking. La sua ultima silloge di poesia è un’antologia dei suoi testi migliori, dal titolo: New and Collected Poems (2012).
Nasos Vaghenàs è nato a Drama (nella Grecia settentrionale) nel 1945. È uno dei poeti più rappresentativi della generazione europea degli anni Settanta che, a differenza di molti suoi colleghi greci, ha sempre tenuto fuori l’esperienza poetica dall’impegno politico. La sua poesia si è sempre mossa in un profondo rapporto con la tradizione greca ed europea, utilizzata con leggerezza, raffinatezza e ironia. Ha esordito nel 1974 con la raccolta Campo di Marte, a cui hanno fatto seguito: Biografia (1978); Le ginocchia di Roxane (1981); Vagabondaggio di un non viaggiatore (1986); La caduta dell’uomo in volo (1989); Odi barbare (1992). È autore d’importanti saggi di teoria letteraria e sulla traduzione (La veste della dea, 1988; Poesia e traduzione, 1989), e di studi sui maggiori autori della letteratura greca contemporanea (tra i quali si ricorda Il poeta e il ballerino, 1979, sulla poesia di Seferis). È stato tradotto in numerose lingue. In italiano: Vagabondaggi di un non viaggiatore, a cura di Caterina Carpinato, e Ballate oscure, a cura di Filippomaria Pontani.