Libreria Galla 1880 - ore 18.00
Eduardo Paolozzi, artista (1924-2005)
Artworks & Creative Responses.
Un libro d'arte e poesia per il grande artista d'origini italiane.
→ Introducono i curatori Christine De Luca e Carlo Pirozzi
→ Modera la traduttrice Francesca Romana Paci
Eduardo Paolozzi nasce da genitori italiani a Leith, vicino ad Edimburgo, il 7 marzo 1924. Frequenta la scuola serale dell’Edinburgh College of Art nel 1943 e studia scultura alla Slade School of Fine Art di Londra dal 1945 al 1947, anno in cui si tiene la sua prima personale alla Mayor Gallery di Londra. Dal 1947 al 1949 vive a Parigi, dove conosce Brancusi, Tzara, Giacometti e Dubuffet. In questo periodo è profondamente interessato al movimento Dada, al Surrealismo e all’Art Brut, ed è soprattutto attratto dai collage surrealisti. Tornato a Londra si lega a Francis Bacon, del quale condivide l’entusiasmo per le immagini grossolane e le superfici grezze. Dal 1949 al 1955 insegna alla Central School of Art and Design di Londra.
Capofila nell’evoluzione della Pop Art inglese, nel 1953 partecipa all’Independent Group di Londra influenzandone l’orientamento in favore delle immagini di gusto popolare e organizzandone le maggiori esposizioni. Negli anni ’50 trasferisce l’idea del collage in scultura, usando objets trouvés nei lavori di metallo fuso dalle superfici mosse ed elaborate, che riecheggiano forme antropomorfiche o animali. Negli anni ’60 queste figure sono sostituite da austere sculture di metallo lucidato composte di elementi più semplici e monumentali, che spesso comprendono parti meccaniche o vi fanno riferimento. Tra le principali mostre collettive alle quali l’artista partecipa in questo periodo figurano la Biennale di Venezia del 1952 e del 1960, e la Biennale di San Paolo del 1963.
Paolozzi si dedica alla grafica a partire dal 1950, e nel 1964 realizza la sua prima serie organica di grafica All is When. Negli anni ’70 realizza rilievi a scomparti a forma di scatola, in legno o bronzo, e sculture di metallo di forma varia con riferimenti meccanici. Tra le maggiori personali sono da annoverare le retrospettive alla Tate Gallery di Londra (1971), alla Nationalgalerie di Berlino (1975), e una retrospettiva dell’opera grafica al Victoria and Albert Museum di Londra (1977). L’artista, che dal 1978 è membro della Royal Academy, muore a Londra il 22 aprile 2005.