08.04.2018 – Jamie/Moksidi/Gandlevskij

Domenica 8 Aprile 2018 - Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari ore 16.00

In collaborazione con Incroci di Civiltà

GIOVANE POESIA DAL MONDO 

KATHLEEN JAMIE (SCOZIA)
→ A cura di Giorgia Sensi 

MOHAMED MOKSIDI (MAROCCO)
→ A cura di Simone Sibilio 

SERGEJ GANDLEVSKIJ (RUSSIA)
→ A cura di Elisa Baglioni

Musiche di P. Tanzola (chitarra), M. Scomparin (tromba), F. Lion (contrabbasso) ed E. Narciso (batteria)

Nata nel Renfrewshire, in Scozia, nel 1962, Kathleen Jamie si è laureata in filosofia all’Università di Edimburgo. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia: Black Spiders (1982); The Way We Live (1987); The Queen of Sheba (1994), Jizzen (1999), The Tree House (2004), The Overhaul (2012), The Bonniest Companie (2015). Ha ricevuto premi importanti, tra cui: il Forward Poetry Prize come Best Poetry Collection of the Year (2004) per la raccolta The Tree House, e lo Scottish Arts Council Book of the Year Award (2005). La raccolta The Overhaul (2012) ha vinto il prestigioso Costa Award ed è stata finalista del TS Eliot Prize. L’ultima raccolta, The Bonniest Companie (2015) ha vinto sia il Saltire Society Book of the Year sia il Poetry Book of the Year. Jamie scrive anche non-fiction: Among Muslims: Meetings at the Frontiers of Pakistan nel 2002; Findings (2005), una raccolta di racconti di viaggio sulla sua nativa Scozia, sulla sua flora e fauna, sugli insediamenti neolitici delle sue isole; nel 2012 è uscito Sightlines, un altro volume di narrativa di viaggio, racconti e osservazioni su altre escursioni da lei fatte nelle isole Orcadi e in altre isole quasi disabitate al largo delle coste scozzesi. Jamie scrive anche per la radio, soprattutto testi di viaggio, o poemetti a lei commissionati dalla BBC per speciali occasioni. Vive nel Fife, è Fellow della Royal Society of Literature e Professore di Scrittura Creativa all’Università di Stirling. In italiano è disponibile: La casa sull’albero: poesie scelte, a cura di Giorgia Sensi (Giuliano Ladolfi Editore, 2016).

Mohamed Moksidi è poeta, traduttore, editore e giornalista marocchino. Laureato in Scienze politiche all’Università Mohammed V di Rabat, svolge ricerca all’Università di Lille 3 sulla poesia marocchina d’esilio. Caporedattore della rivista internazionale di letteratura, poesia, arte e critica “al-Mawja al-thaqafiyya” (L’onda culturale) e responsabile editoriale della sua Fondazione, è inoltre vice-presidente della “Alleanza marocchina per la proprietà intellettuale” della regione Tadla-Azilal. Ha pubblicato quattro raccolte in arabo: Il Sindibad dei campi annuncia il viaggio per le città della domanda (2000); Un cielo che cade senza angeli (2016); Lo specchio del non vedente (2017). Di prossima pubblicazione è il volume poetico trilingue – italiano, arabo e francese – Andata e ritorno in collaborazione con la scrittrice italiana Camilla Maria Cederna. Sostenitore della libertà d’espressione e della laicità in Marocco, ha scritto numerosi articoli sul fondamentalismo religioso e in difesa dei diritti umani e delle donne.

Sergej Gandlevskij vive a Mosca dove è nato nel 1952. Durante il primo anno della Facoltà di Lettere conosce Aleksandr Soprovskij, Aleksej Cvetkov, Bachyt Kenžeev, con i quali fonda la rivista samizdat «Moskovskoe vremja» e il gruppo letterario omonimo. Ha lavorato come custode, insegnante e dal 1994 è redattore della rivista «Inostrannaja literatura». Dai primi anni Ottanta pubblica nelle riviste d’emigrazione e solo alla fine degli anni Ottanta sarà pubblicato in patria. Alcune raccolte poetiche sono Rasskaz (Racconto, 1989), Prazdnik (Festa, 1995), il volume di poesie, saggi e recensioni Najti ochotnika (Trovare il cacciatore, 2002). Autore di prosa e saggistica, nel 1996 arriva l’importante riconoscimento ‘Malyj Buker’ per il racconto lungo Trepanacija Čerepa (La trapanazione del cranio). Nel 1998 esce il libro Poetičeskaja kuchnja (Cucina poetica), raccolta di saggi e articoli sulla poesia. Nel 2002 dà alle stampe il romanzo <NRZB> ([Lacuna]), premiato in occasione della Fiera internazionale del libro di Mosca come “opera in prosa dell’anno”. Numerosi i riconoscimenti letterari ricevuti durante la sua carriera, tra cui il prestigioso premio “Poet” nel 2010. Ha partecipato a festival internazionali, è stato ospite delle università statunitensi di Yale, Stanford e Harvard. Le sue poesie sono tradotte nelle maggiori lingue europee, in cinese e giapponese. Tra le traduzioni italiane, ricordiamo l’antologia La ruggine e il giallo, a cura di C. Scandura (Gattomerlino, 2014) e Festa e altre poesie, a cura di E. Baglioni (Passigli, 2017).

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