Palazzo Chiericati - ore 18.00
Libro d’artista: Fulvio Testa per G. Baffo (1694-1768)
→ Con Fulvio Testa e l’editore Alberto Tallone
→ Conduce la tavola rotonda Marco Fazzini
Una presentazione e una performance basate sui trenta sonetti del Baffo, scelti per l’edizione stampata di recente da Tallone, e corredati da un acquarello originale di Fulvio Testa.
Chi passa per Campo San Maurizio, a Venezia, spesso incontra con lo sguardo una lapide che ricorda Giorgio Baffo. Con parole di Apollinaire. È grazie ad Apollinaire che la poesia di Giorgio Baffo, a lungo disdegnata e censurata per il suo carattere licenzioso, è stata riscoperta. Nei trenta sonetti del Baffo scelti per l’edizione stampata da Tallone, di licenzioso appare solamente il termine veneto con cui si indica il sesso femminile; vi si tratta, piuttosto, la condizione umana con accenni a religione, storia, filosofia. La poesia di Giorgio Baffo combina il “popolare” e il “profondo”, il tutto velato di melancolia. Per un caso puramente fortuito l’edizione consta di sole 34 copie e il numero 34, grazie ad Albrecht Dürer, con la melancolia ha un preciso legame. Ciascuna copia contiene un acquerello originale di Fulvio Testa.