Due voci dal Kenya:
MUTHONI GARLAND e TONY MOCHAMA ‘SMITTA’
A cura di Shaul Bassi, Università Ca’ Foscari di Venezia
MUTHONI GARLAND
Autrice di narrativa per adulti e per bambini, è una delle più importanti intellettuali kenyane. Dopo aver contribuito alla nascita di Kwani?, il più influente periodico letterario del suo paese, è stata tra i fondatori di Storymoja, una casa editrice che cerca di diffondere la lettura tra tutte le fasce della popolazione, concentrandosi soprattutto sui più giovani, in una società in cui la letteratura è stata gradualmente emarginata. Autrice di due importanti novelle, Tracking the Scent of My Mother e Halfway between Nairobi and Dundori, che rappresentano in modo anticonvenzionale e provocatorio il ruolo della donna in Africa, Garland presenta a Vicenza la sua prima traduzione italiana, il racconto L’uomo dei necrologi, pubblicato grazie a una collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia e il festival di letteratura Incroci di civiltà.
TONY MOCHAMA ‘SMITTA’
È poeta e giornalista che vive e lavora a Nairobi. Laureato in legge, ‘Smitta’ è anche uno specialista di vodka, e cura una rubrica su un noto quotidiano locale. Ha al suo attico molti racconti brevi che vedranno la luce in una raccolta che si intitolerà The Ruins down in Africa. Lo hanno definito un “gangster letterario”, che si muove dal tempo alla rima (“from time to rhyme”). La sua unica silloge di poesia è uscita col titolo di What If I am a Literary Gangster? per la Brown Bear Insignia nel 2007.