TheArtsBox - ore 11.00-13.00 e 16.00-18.00
Una giornata su poetiche, traduzione ed editoria
Con i poeti, critici e traduttori
Paolo Ruffilli, Pasquale Di Palmo, Marco Nicastro, Luciano Cecchinel, Davide Ferrari, Julian Zhara
→ A cura di Alessandro Scarsella
Evento in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati
L’incontro dei poeti con i giovani è stato sempre l’elemento portante del festival Poetry Vicenza, in cui da anni vige una stretta collaborazione con almeno cinque differenti istituti scolatici della città: Lioy, Pigafetta, Boscardin, Canova, Muttoni.
Curata dal comparatista Alessandro Scarsella, questa giornata di studio e letture vuole mettere in campo varie voci del panorama nazionale, integrando il dibattito e la discussione su poesia, poetiche, traduzione ed editoria, e mettendosi in stretto dialogo con un festival fortemente internazionale come quello di Poetry Vicenza. La giornata, dedicata non solo ai giovani delle scuole vicentine ma anche a curiosi e amanti della scrittura poetica, sarà composta da una intera mattina fatta di interventi critici sullo stato della poesia in Italia e da un intero pomeriggio di letture, con vari interpreti e performer, anche mettendo in gioco almeno tre dialetti: veneziano, pavese, trevigiano. Un evento da non perdere!
Pasquale Di Palmo (Lido di Venezia, 1958) ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: Quaderno del vento (Stamperia dell’Arancio, 1996); Horror Lucis (Edizioni dell’Erba, 1997); Ritorno a Sovana (Edizioni L’Obliquo, 2003); Marine e altri sortilegi (Il Ponte del Sale, 2006); Trittico del distacco (Passigli, 2015 - Premio Alda Merini, 2016 e Premio Ceppo di Pistoia, 2017); e La carità (Passigli, 2018). Sue poesie, apparse in numerose antologie e riviste tra cui “Nuovi Argomenti”, “Poesia” e “Paragone”, sono state tradotte in diverse lingue straniere. Ha stampato i saggi I libri e le furie (Joker, 2007), Lei delira, signor Artaud. Un sillabario della crudeltà (Stampa Alternativa, 2011) e Venezia. Nel labirinto di Brodskij e altri irregolari (Unicopli, 2017). Ha inoltre curato e tradotto diversi volumi, tra cui opere di Artaud, Corbière, Daumal, d’Houville, Gilbert-Lecomte, Huysmans, Michaux e Radiguet. Ha anche curato: I surrealisti francesi. Poesia e delirio (Stampa Alternativa, 2004); I begli occhi del ladro di Beppe Salvia (Il Ponte del Sale, 2004); Neri Pozza. La vita, le immagini (Neri Pozza, 2005); Saranno idee d’arte e di poesia. Carteggi con Buzzati, Gadda, Montale e Parise di Neri Pozza (Neri Pozza, 2006); Album Antonin Artaud (Il Ponte del Sale, 2010). Collabora all’inserto culturale Alias del quotidiano “Il Manifesto”.
Luciano Cecchinel è nato a Revine-Lago (TV) il 15/6/1947. Già insegnante di materie letterarie, ha pubblicato articoli e studi sulla cultura popolare e le raccolte di poesia: Al tràgol jért (I.S.Co., 1988 – Scheiwiller, 1999, con postfazione di Andrea Zanzotto); Lungo la traccia (Einaudi, 2005); Perché ancora / Pourquoi encore (Istituto per la Storia della Resistenza di Vittorio Veneto, 2005, con traduzione di Martin Rueff e note dello stesso Rueff e di Claude Mouchard); Le voci di Bardiaga (Il Ponte del Sale, 2008); Sanjut de stran (Marsilio; 2012, con prefazione di Cesare Segre); In silenzioso affiorare (Tif, 2015, con prefazione di Silvio Ramat e 6 acquerelli di Danila Casagrande); e Da un tempo di profumi e gelo (lieto Colle, 2016, con postfazione di Rolando Damiani). Nel 2012, presso Marsilio, è uscito La parola scoscesa – Poesia e paesaggi di Luciano Cecchinel (a cura di Alessandro Scarsella), atti di un convegno organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia sui suoi esiti di scrittura. Nel 2016 è stata pubblicata, da Arcipelago Itaca, la monografia di Paolo Steffan, Luciano Cecchinel. Poesia. Ecologia. Resistenza. Del 2018, presso Marcos Y Marcos, la sua prima prova narrativa dal titolo La parabola degli eterni paesani. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, svedese, serbo e spagnolo.
Attore, regista, autore, Davide Ferrari estende l’esperienza artistica a contesti sociali e professionali come veicolo per migliorare e stimolare la comunicazione e la creatività. Ha studiato alla scuola per attori del Teatro G. Fraschini di Pavia e alla Scuola di Scrittura Creativa Flannery O’Connor di Milano. Sì è laureato in Lettere Moderne all’Università degli studi di Pavia con una tesi su La tempesta di W. Shakespeare. Si occupa di teatro, scrittura creativa, poesia e formazione presso enti privati e pubblici. Conduce laboratori di teatro e scrittura creativa per adulti e ragazzi e con i detenuti della Casa Circondariale di Pavia e di Voghera dove dirige la compagnia Maliminori composta da attori detenuti. Tra le sue pubblicazioni: La cenere dei bordi (Subway Edizioni, 2013); il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo (Subway Edizioni, 2014) – testo vincitore per l’Italia del concorso internazionale Pop Science Poetry organizzato dal CERN di Ginevra e tradotto in 4 lingue; la silloge Dei pensieri la condensa (Manni, 2015) scritta in dialetto pavese, con prefazione di Franco Loi, e vincitrice del premio nazionale Giuseppe Tirinnanzi 2016, seconda classificata al premio Antonio Fogazzaro 2016 e al premio Europa in versi 2018. Nel 2018 traduce insieme a Jurga Po Alessi il libro di poesie All’asinello sordo (Effigie Edizioni) del poeta lituano Donaldas Kajokas.
Julian Zhara, poeta, performer, organizzatore di eventi culturali, è nato a Durazzo (Albania) nel 1986. Si trasferisce in Italia nel 1999. Ha all’attivo una pubblicazione in plaquette: In apnea (Granviale, 2009). Presente tra i finalisti del Premio Dubito in L’epoca che scrivo, la rivolta che mordo (Agenzia X, 2013). Dal 2012 lavora col compositore Ilich Molin. Nel 2014 partecipa con un progetto di spoken music a Generation Y, evento sulla poesia ultima, a cura di Ivan Schiavone, al MAXXI. Sempre con lo stesso progetto, è presente nell’omonimo documentario andato in onda su Rai 5. Dal 2013 al 2016, cura assieme a Blare Out il Festival di poesia orale e musica digitale Andata e Ritorno e per Cà Foscari un ciclo di presentazioni e convegni. Nel 2016 gli viene assegnato il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto per i giovani, cura la direzione artistica del festival di poesia Flussidiversi/9 e nello stesso anno presenta la sua ricerca in due università, oltre a molti festival italiani. Sue poesie sono presenti in blog e riviste specializzate nonché in La poesia italiana degli anni Duemila (Carocci, 2017) di Paolo Giovannetti. Nel 2018 esce per Interlinea il suo primo libro di poesie: Vera deve morire. Vive, lavora e scrive a Venezia.