Roberto Rampinelli
LA LINEA D'OMBRA: trenta opere recenti
A cura di Marco Fazzini
Pagine: 64, ill.
Formato: cm.22x22
Anno: 2016
PREZZO: € 15,00
Ricerca, senso del rigore, simmetrie, solitudini, trasparenze, silenzio.
Possono essere questi i confini del lavoro artistico di Roberto Rampinelli, che vive e lavora tra Milano, Urbino e Amer in Catalogna, e che da sempre si è concentrato su un doppio, parallelo binario (la pittura e l’incisione), ma che a Vicenza si focalizzerà sulla sola versione pittorica.
Esteticamente ispirato da Piero Della Francesca e dalla pittura quattrocentesca italiana, ma anche dalla lirica di De Chirico, Carrà, Morandi, senza dimenticare Kiefer, l’incontro con “Poetry Vicenza 2016” è solo in parte casuale, perché la poesia è una delle matrici che ha sempre accompagnato l’artista nello sviluppo dei suoi dipinti.
È stato lo stesso Roberto Rampinelli, che sin dall’inizio della sua carriera si è sentito affine alle emotività di scrittori come Brecht, Gozzano, Pavese, Villon, e Leopardi, ad aver scelto che i versi di alcuni poeti che parteciperanno alla rassegna vicentina potessero dialogare, per sensibilità e atmosfera, con alcuni dei suoi dipinti.
Conchiglie, tulipani, garofani, foglie di ginkgo, brocche, scodelle, scatole, pani, frutta, mestoli: sono questi gli oggetti del reale che diventano i soggetti dei dipinti minuziosi di Roberto Rampinelli, nonché il tradizionale repertorio delle sue nature morte, uno spaccato di quotidianità per il quale manca spesso la preparazione e la conoscenza per una corretta lettura ed interpretazione.
Roberto Rampinelli è nato a Bergamo nel 1948. H frequentato la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano e i Corsi internazionali di Tecnica dell’Incisione di Urbino, sotto la guida di Carlo Ceci per la litografia e di Renato Bruscaglia per l’incisione. Dal 1981 al 1988 ha insegnato tecnica dell'incisione presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano. Si è dedicato all’illustrazione di libri, ed ha pubblicato varie cartelle di grafica.
Da sempre ha portato avanti la ricerca di un linguaggio espressivo peculiare, che unisse con coerenza profonda il suo lavoro pittorico e di incisione, due ambiti nei quali ha operato con uguale impegno ed intensità. “L’intera produzione di Rampinelli – ha scritto Alessando Riva – gira fatalmente intorno a un’ossessione: quella della stilizzazione e metaforizzazione del reale, attraverso un reticolo di esperienze, semplicissimo e allo stesso tempo spaventosamente complicato. Queste esperienze, pur provenendo dal cuore nero e profondo della storia dell’arte, tuttavia riescono a toccare i nervi scoperti della contemporaneità”.
È stato invitato a diverse mostre ed esposizioni in sedi istituzionali italiane e internazionali, tra le quali: la Fondazione Repossi a Brescia, la Fondazione Giorgio Cini, il Palazzo San Clemente e il Palazzo Pisani Moretta a Venezia, il Panorama Museum a Bad Frankenhausen e l’Istituto Italiano di Cultura a Wolfsburg in Germania, il Centro di Studi Italiani a Zurigo, il Seaside in Florida, La Civica Raccolta di Stampe A. Bertarelli di Milano, il Museo di Amer in Spagna, il Palazzo della Provincia di Bergamo e il Centro di Culturale Le Muse di Andria.
Ha esposto in gallerie d’arte in Italia e all’estero, in particolare: le Gallerie Forni di Bologna e Milano, il Contemporary Art Center di Utrecht, la Galleria Salamon di Milano, il Contemporary Art Center a HJ Laren in Olanda, la Concept Art Gallery, a Pittsburgh in USA, presso la Galleria L.I.B.R.A. di Catania, le Gallerie dei Gerosolimitani di Perugia e lo Spazio Guicciardini di Milano.
Sull’opera di Roberto Rampinelli hanno scritto, tra gli altri, i seguenti critici: Alberto Agazzani, Giuseppe Ardrizzo, Paolo Bellini, Rossana Bossaglia, Beatrice Buscaroli, Mauro Corradini, Floriano De Santi, Giovanni Faccenda, Marco Fazzini, Alessandro Riva, Piercarlo Santini, Lorenza Salamon, Claudio Salsi, Enzo Siciliano, Roberto Tassi, Sergio Torresani.